Presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino il Premier Mario Draghi ed il primo cittadino del capoluogo campano Gaetano Manfredi hanno firmato il “Patto per Napoli“, che rappresenta una vera sfida per per il governo centrale e gli enti territoriali.

L’accordo prevede un impegno finanziario di circa 1 miliardo e 230 milioni di euro che lo Stato verserà nelle casse comunali della città partenopea in 20 anni. Ovviamente come spiegato dal Presidente del Consiglio Draghi, i pagamenti saranno legati al conseguimento di obiettivi e al Pnrr. Il sindaco ha ringraziato il governo per la fiducia e per aver creduto nel progetto di rilancio, dicendo che “ciò rappresenta una nuova chance per la città di Napoli e per tutti i napoletani”.

Draghi ha elencato anche i punti di forza dai quali la città deve ripartire: “L’Italia tutta ha bisogno che Napoli e il Mezzogiorno siano un motore dell’intero Paese. I punti di forza da cui ripartire sono molti, come l’agroalimentare, il turismo, la moda, ma penso anche all’aerospazio, il polo universitario di San Giovanni della Federico II. Napoli sa dare il meglio di sè quando si apre al mondo. Il Pnrr migliora la connettività di Napoli e di tutto il Sud”.

Successivamente il premier, accompagnato dal sindaco Manfredi e dal governatore De Luca, ha fatto tappa ai Quartieri Spagnoli dove è arrivato per incontrare una delegazione della corposa comunità ucraina partenopea. Ci sono state contestazioni per Draghi, rappresentante del Governo, espresse sotto forma verbale e con striscioni contro le spese militari. 

Il premier, prima di ripartire per Roma, si è fermato per una pizza da Concettina ai Tre Santi con Manfredi e De Luca.