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Mattarella ad Acerra per festeggiare il 25 aprile

Attualità

25 Aprile 2022

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, torna in Campania e lo fa stavolta per la festività della Liberazione in un momento storico particolare per il mondo intero.

Ad accogliere il Capo dello Stato il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio ed il Ministro per il Mezzogiorno, Mara Carfagna. Presenti anche il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ed il primo cittadino di Napoli, Gaetano Manfredi.

Bandiere tricolori sventolanti dai balconi e dalle finestre di Acerra ma soprattutto tante persone ad applaudire l’arrivo del Presidente in un territorio difficile. Una vera ovazione per il Capo dello Stato, che ha salutato le centinaia di persone presenti in piazza Soriano.

Intervenendo alla celebrazione del 77esimo anniversario della Liberazione ad Acerra, Mattarella, nel salutare Raffaele Lettieri, primo cittadino di Acerra, dopo l’omaggio al “Monumento dei Caduti”, ha ribadito che la sua presenza, oltre alla festività del 25 aprile, è legata anche alla sua vicinanza agli acerrani e alla qualità della vita dell’intero territorio. Inoltre il Presidente ha voluto dare particolare attenzione ai profili sociali ed ambientali.

Acerra, città medaglia d’oro al merito civile, fu messa a ferro e fuoco con circa 90 vittime accertate tra uomini, donne e bambini. Tale martirio è stato riconosciuto solo nel 1999, delineando così il quadro storico della criminale rappresaglia che colpì la cittadina campana.

Nel ricordare “tutti i martiri di Acerra“, ha dato valore a tutti coloro che morirono per opporsi alla barbarie scatenata dalla furia nazifascista, dicendo che “la nostra libertà e la nostra Costituzione democratica è nata dal loro sacrificio”.

Non poteva mancare l’ovvio riferimento a ciò che sta accadendo in Ucraina, col Presidente che voluto sottolineare che “oggi la Resistenza la si fa con le armi o senza, mettendo in gioco la propria vita ed opponendosi ad una invasione straniera. Guardando alla situazione Ucraina ho pensato a “Bella Ciao“, pensando agli ucraini, mi sono venute in mente le parole ‘questa mattina mi son svegliato e ho trovato l’invasor’. Sappiamo tutti da dove sono tratte queste parole. Sono le prime parole di Bella Ciao. Viva la libertà, soprattutto se minacciata”.


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