Nato 54 anni fa a Nocera Inferiore (SA), Mino Raiola è stato uno dei procuratori di calcio più importanti ed influenti della storia recente.
Ad annunciare sul profilo twitter la morte è stata la famiglia, che aveva smentito nei giorni scorsi la notizia del suo decesso: “Con infinito dolore annunciamo la scomparsa di Mino, il più straordinario procuratore di sempre. Ha lottato fino all’ultimo istante con tutte le sue forze e ancora una volta ci ha resi orgogliosi di lui senza nemmeno rendersene conto. Mino è stato parte di tanti calciatori e ha scritto una parte indelebile nella storia del calcio moderno”. Il post, accompagnato da una foto di Raiola giovane, si chiude con i ringraziamenti per la vicinanza in un momento simile, chiedendo il rispetto della privacy.
Trasferitosi con la sua famiglia in Olanda quando aveva appena un anno, fin da giovane aiuta i suoi facendo il cameriere. Si diploma ed inizia a frequentare la facoltà di Giurisprudenza.
La passione per il calcio lo porta a diventare a vent’anni, dopo aver giocato nelle giovanili, responsabile dell’Haarlem. Successivamente ne diventa direttore sportivo. Fondando una società di intermediazione, inizia la sua carriera stratosferica fino a diventare il top dei procuratori.
Nel 1992 arriva la svolta della sua vita. Porta a Foggia alla corte di Zeman, il centrocampista Bryan Roy e subito dopo è lui il tramite tra Ajax ed Inter per Dennis Bergkamp e Wim Jonk. Diventando agente FIFA, fonda la società Sportman e da lì inizia la sua scalata al calcio di massimo livello. Ibrahimovic, Pogba, Haaland, Donnarumma, Verratti e tanti altri hanno fatto fortuna anche grazie alla sua capacità di procuratore. Tra i suoi assistiti c’è stato fino al 2020 il capitano del Napoli, Lorenzo Insigne.
La malattia che ha colpito Mino Raiola resta però un mistero: non c’è menzione alcuna della patologia contro la quale “ha combattuto fino alla fine”. Da quando il “re” dei procuratori è stato ricoverato a gennaio al San Raffaele di Milano, sono circolate voci di un intervento per una presunta malattia polmonare (non collegata al Covid). Dato per morto due volte nel giro di pochi mesi, oggi arriva la conferma della sua scomparsa. Lascia però un ricordo che durerà a lungo. Raiola ha stravolto il mondo del calcio con le sue procure e le sue idee di un calcio migliore soprattutto per i giovani.
Tanti i messaggi di cordoglio dalle società sportive ai singoli atleti e appartenenti allo sport mondiale.